La ripresa della routine dopo le vacanze, la nutrizione anti-infiammatoria come modello per recuperare dagli stati influenzali, la nutrizione clinica come disciplina orizzontale in medicina
Siamo agli sgoccioli delle vacanze di Natale, il nuovo anno si presenta con tanti impegni, propositi e anche una recrudescenza delle varie virosi influenzali.
Per fare fronte a nuovi ritmi e orari differenti, consiglio sempre un periodo di rhodiola rosea , che ricca di vitamina C, è adattogena e ci aiuta a rimettersi in carreggiata con energia e un aiuto al sistema difensivo immune.
Cercare di nutrirsi in modo più leggero, senza soffriggere gli oli, senza eccedere con la carne lavorata e gli insaccati, sarebbe ottimale per migliorare il passaggio, abbondando con verdure di stagione in particolare le crucifere, riso integrale che sfiamma e nutre nello stesso tempo.
Durante gli stati influenzali proseguire e innalzare leggermente il dosaggio della vitamina D può essere utile.
Nella mia esperienza ho notato come nei cambi di ritmo circadiano, il nostro organismo si stressi a tal punto da essere più suscettibile anche ad insulti infettivi, per cui molto spesso indico ai miei pazienti di assumere eleuterococco, echinacea e ribes nigrum, talvolta abbinata alla spirulina che riattiva anche dal punto di vista metabolico.
In caso di stato influenzale, raccomando di fare la crema di riso integrale dal riso integrale biologico ben sciacquato sotto l’ acqua corrente e massaggiato e posto in acqua sul fuoco, a bollore coprire e abbassare il fuoco e fare bollire per 60 min poi non scolare, si sentirà il profumo del riso in casa e compariranno buchini sulla superficie, -è cotto!-, frullare finemente e condire con olio evo, sale marino integrale o gommasio e a piacere polvere di semi di lino, zucca e girasole tostati e macinati.
Questo piatto ha un potenziale anti-infiammatorio enorme e va bene anche per i bambini, utilissimo anche a chi ha bruciore, reflusso e gastrite o colite (sia dolori che diarrea)
Consumare semmai a pranzo una pasta di grano antico come senatore cappelli anche solo con olio e verdure miste come broccoli, carote, piselli, barbabietola e la sera la crema di riso integrale, può abbreviare i tempi di guarigione.
Consumare del tè verde bancha con miele di manuka può essere utile, così come dei frullati di latte di avena o mandorla con frutta di stagione e cannella e qualche mandorla negli spuntini o a colazione.
Si possono fare delle ciambelle fatte a casa con farina di farro, cacao amaro, olio al posto del burro e miele o purea di mele al posto dello zucchero, con carote, noci, mela da consumare a colazione oppure dei biscotti con datteri o albicocche secche, nocciole sbriciolate e farina di castagne.
Sono davvero infinite le possibilità della nutrizione a basso tenore di proteine animali e oltre a fare del bene a noi stessi facciamo un piccolo gesto per il pianeta, un nutrizione sana ed eco-sostenibile…non è utopia, è concretezza.
La nutrizione clinica dovrebbe essere una disciplina medica, re-introdotta nello studio dei medici, perché troppo spesso vedo persone che si rovinano facendo restrizioni a caso o diete lette su internet o prese in luoghi inappropriati, non va bene; noi siamo quello che mangiamo e per ottenere un risultato che sia benefico anche per la salute occorre nutrirsi in modo adeguato alle proprie caratteristiche, occorrere accogliere la persona ed ascoltarla, visionare gli esami, eventualmente fare una integrazione di essi (e non ci deve essere la barriera al non far fare esami di approfondimento perché talora sono necessari), occorre visitare la persona dalla testa ai piedi, guardare tutto, dalla cute, al cuore, fegato, stomaco, intestino, polmoni, pressione sanguigna, valutare lo stile di vita, anamnesi, epigenetica, metabolismo di base, oltre alle indagini di plicometria e antropometria, perché il peso o l’ indice di massa corporea da soli non bastano a stabilire se si è nella salute, il peso riflette tanti aspetti e non possiamo basarci solo su questo valore che ormai è obsoleto….sono concetti questi che porto avanti da anni nella seppur modesta attività e spero che le persone possano sentirsi veramente aiutate e supportate in tutto questo.
La nutrizione clinica riveste un ruolo chiave nelle varie patologie gastrointestinali, in nefrologia, in reumatologia, in neurologia, in pediatria, in oncologia, in geriatria, è una disciplina orizzontale e per ogni paziente occorre stabilire insieme la strategia nutrizionale appropriata, non sono più sufficienti ad oggi gli elenchi di cibi sì e cibi no. La popolazione si ammala sempre più di patologie che spesso derivano da una scorretta nutrizione o da sbalzi ponderali continui e inizia la medicalizzazione con sempre più farmaci e sempre meno salute e benessere.
Spero di essere stata abbastanza chiara.
Buon inizio di questo 2024 meraviglioso pieno di ascolto, accoglienza, benessere e sorprese incredibili!
La Vostra doc