Servizio medico di consulenza e nutrizione ad approccio integrato

21 Febbraio 2017 by simonacasadei

SERVIZIO MEDICO DI NUTRIZIONE E SOSTEGNO PSICO-COMPORTAMENTALE

AREE DI INTERVENTO:
SERVIZIO MEDICO DI NUTRIZIONE E SOSTEGNO PSICO-
COMPORTAMENTALE

1) EDUCAZIONE ALIMENTARE, ALIMENTAZIONE PERSONALIZZATA IN RAPPORTO A SPECIFICHE FASI DEL CICLO DI VITA:
INFANZIA
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, PERIODO POST-PARTO
MENOPAUSA
TERZA ETA’

2) DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE:
DIAGNOSI, CONSULENZA, TERAPIA

3) PATOLOGIE ONCOLOGICHE

1.
Cos’è la Consulenza Nutrizionale Integrata?
La Consulenza Nutrizionale Integrata/Terapia del Sovrappeso ad approccio Integrato – abbinata cioè al Diet Coaching – è un nuovo metodo di lavoro sul sovrappeso che si prende cura della persona a 360°, dal punto vista medico, nutrizionale, fisico e psico-comportamentale.
Si esplica infatti attraverso il lavoro coordinato di un’equipe multidisciplinare costituita da un Medico Nutrizionista e da un Diet Coach, uno Psicologo specializzato in dinamiche del comportamento alimentare e Tecniche di Dimagrimento.

Come si svolge?
La Consulenza Iniziale si svolge attraverso 2 incontri di 1 ora ciascuno ed è comprensiva di:

VISITA MEDICA: anamnesi, lettura analisi del sangue, pressione sanguigna, analisi del circolo, valutazione di addome, fegato e polmoni, ghiandole salivari e linfonodi, tiroide, cute ed annessi.

CALORIMETRIA INDIRETTA (opzionale, a pagamento): esame specialistico di elevata specificità che consente di rilevare: Composizione Corporea (Massa Grassa/Massa Magra) e BMI, Metabolismo Basale e Consumo Calorico Medio Giornaliero, Rapporto vita/fianchi, Rischio Cardiovascolare, Peso Ideale, Tempo stimato per il raggiungimento dell’Obiettivo, indicazioni personalizzate per l’attività fisica.

CONSULENZA NATUROPATICA: supporto di terapie naturali (fitoterapia, ……) finalizzate a depurare e riequilibrare l’organismo ed a promuovere il processo di dimagrimento.

COLLOQUIO PSICO-COMPORTAMENTALE: Consegna del Piano Alimentare elaborato dal Medico. Analisi degli Obiettivi e della Aspettative rispetto alla Perdita di Peso, Valutazione della Motivazione, delle difficoltà presenti e pregresse collegate allo stare a Dieta, degli Ostacoli individuali alla Perdita/Mantenimento del Peso, delle Abitudini Comportamentali individuali.

INDICAZIONI PRATICHE PER L’ATTIVITA’ FISICA: l’Approccio Integrato considera l’Attività Fisica un importante strumento di promozione della salute ed un ottimo complemento al percorso di perdita di peso.

Sulla base delle caratteristiche individuali – sesso, età, composizione corporea, occupazione e stile di vita – verranno dunque fornite alcune le indicazioni fondamentali che permetteranno alla persona di ottimizzare il proprio percorso di perdita di peso, sia attraverso l’attività fisica formale che la semplice acquisizione di uno stile di vita più attivo.

CONSEGNA DEL PIANO ALIMENTARE INDIVIDUALIZZATO

Come proseguirà il Percorso Terapeutico?
In sede di Consulenza Iniziale, in base ai dati raccolti, verrà stilato un Piano Terapeutico Individuale, e verrà concordata la frequenza dei successivi controlli/dei successivi incontri in rapporto alle esigenze ed agli obiettivi della persona.
Non sarà obbligatorio dunque proseguire il percorso con entrambi i professionisti; il Diet Coach sarà tuttavia a disposizione di tutti coloro che, avendo in passato sperimentato difficoltà nel seguire la dieta, nel mantenersi motivati o nell’affrontare specifici fenomeni connessi alla nutrizione (fame nervosa, cali motivazionali, difficoltà a seguire la dieta) desiderano migliorare i propri risultati e divenire più competenti nella perdita o nel mantenimento del peso.

Perché utilizzare un Approccio Integrato? Perché servirsi di uno Psicologo per Perdere Peso?
Partendo dal presupposto che il comportamento alimentare è determinato da una complessa serie di fattori psicofisici e dall’osservazione di come nell’affrontare il sovrappeso si riscontrino spesso insuccessi frequenti o successi solo parziali pur a fronte di valide impostazioni alimentari, i ritiene importante iniziare a lavorare in un’ottica nuova, intervenendo sulla persona non più solo dal punto di vista nutrizionale ma anche psico-comportamentale.
Le abilità utili nella Gestione del Peso, infatti, contrariamente a quanto spesso si pensa, non sono innate, ma possono essere apprese; ecco dunque che la figura dello Psicologo, nella veste di Diet Coach, diventa un supporto fondamentale per “allenare” la persona al loro apprendimento.
Durante il Percorso si lavora infatti su tutti quegli aspetti collegati allo stare a dieta – come una motivazione scarsa o incostante, il senso di privazione, le abitudini disfunzionali, i pensieri auto-sabotanti, la fame nervosa o l’alimentazione compulsiva, la scarsa autostima, le difficoltà di gestione delle tentazioni e degli errori – che influenzano in maniera determinante il successo di un percorso di dimagrimento.
In questo tipo di contesto lo psicologo non svolge il classico ruolo clinico (pur avendo la competenza per farlo nel caso si rendesse necessario) ma interviene appunto nel ruolo di “Coach”, di “Allenatore Personale”, il cui scopo e’ aumentare le competenze dell’individuo nella gestione del proprio peso, implementando tutte quelle abilità di tipo sia pratico che cognitivo utili a renderlo più efficace e capace di autocontrollo.

A chi può essere utile la Consulenza Integrata?
La Consulenza ad Approccio Integrato è un Servizio utile a chiunque desideri perdere e mantenere il peso in modo sano, ma in particolare dedicato a tutti coloro che:
– Faticano ad ottenere buoni risultati con a sola dieta tradizionale
– Desiderano essere seguiti in maniera veramente personalizzata
– Sono sempre stati lasciati soli di fronte alle difficoltà incontrate nel percorso di perdita di peso
– Passano da una dieta all’altra con pochi scarsi risultati e sono vittime del “fenomeno dello yo-yo”
– Tendono a sfogare stress e tensioni nel cibo, soffrono di Fame Nervosa
– Riescono a perdere peso ma poi non riescono a mantenere questo risultato nel tempo
– Dopo svariati tentativi si sentono scoraggiati ed hanno perso la speranza di poter perdere peso
– Vogliono acquistare un maggiore controllo sul proprio comportamento alimentare
– Desiderano acquisire nuove abilità e divenire competenti nella gestione del proprio peso

2.
EDUCAZIONE ALIMENTARE, ALIMENTAZIONE PERSONALIZZATA IN RAPPORTO A SPECIFICHE FASI DEL CICLO DI VITA:
INFANZIA ED ADOLESCENZA
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, PERIODO POST-PARTO
MENOPAUSA
TERZA ETA’

Contenuti:
MENOPAUSA: con il passare del tempo è del tutto naturale che si verifichino nell’organismo cambiamenti fisiologici che rendono necessaria una maggiore cura ed attenzione nell’organizzare la propria alimentazione; già a partire dai 40 anni infatti l’organismo inizia a mostrare segni di rallentamento in alcune sue funzioni e questo può comportare indesiderate ripercussioni sulla forma fisica e sul peso.
La principale spinta a curare alimentazione ed aspetto fisico – il desiderio cioè di piacere di più a sé stessi ed agli altri – tipico dell’età giovanile in età matura viene dunque affiancato da una più seria e ben più importante motivazione: preservare la Salute.
Ancora di più questo diventa vero con l’arrivo della menopausa, periodo in cui l’assetto ormonale della donna si modifica in maniera importante, andando ad alterare gli assetti precedentemente presenti nell’organismo; impostando un corretto regime alimentare che tenga conto delle specifiche esigenze di questa fase di vita si può invece riuscire a mantenere un buono stato di salute evitando il ricorso a terapie sostitutive ed a supplementi nutrizionali e contenendo l’aumento di peso tipicamente associato ad essa/da essa prende avvio.
Risulta inoltre molto importante, in un momento in cui si affrontano cambiamenti fisici e psicologici così importanti per la propria identità (venir meno della fertilità, modificazioni nella vita sessuale, allontanamento dei figli dal “nido” domestico, malattia o morte dei propri genitori) intraprendere un percorso che guardi alla persona a tutto tondo, sostenendola rispetto alle difficoltà incontrate nel percorso di gestione del peso (difficoltà di adesione al piano alimentare, cali motivazionali, vissuti di scoraggiamento per i passati fallimenti o di frustrazione per la lentezza nel raggiungimento dei risultati, gestione dei vissuti emotivi, fame nervosa, ecc…) ed in senso più generale.
E’ inoltre molto probabile che a questo punto della sua vita la donna abbia già alle proprie spalle diversi tentativi di dimagrimento, alcuni probabilmente coronati da successo ma in molti altri casi non andati a buon fine; ella potrebbe dunque ritrovarsi scoraggiata o priva degli strumenti idonei a raggiungere da sola i propri obiettivi di peso, salute e benessere.
Iniziando un Percorso di Dimagrimento ad Approccio Integrato potrà – attraverso il lavoro operato da un’equipe multidisciplinare – prendersi cura di sé stessa dal punto di vista medico, nutrizionale e psicologico, e ricevere il giusto aiuto per realizzare un dimagrimento sano ed un più in generale riequilibrio psico-fisico.

GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, PERIODO POST-PARTO
La Gravidanza è un evento biologico e psicologico di estrema importanza nella vita della donna così come della nuova creatura che viene alla luce, un periodo in cui la salute dell’una e dell’altra sono due fenomeni strettamente correlati ed interdipendenti.
Lo stato di salute fisico e psicologico della madre prima della gravidanza influisce infatti sullo sviluppo del feto, sul buon esito della gestazione e del parto e sulla crescita futura del nascituro; per questo motivo si ritiene importante proporre un intervento multidisciplinare.
Un buono stato nutrizionale prima del concepimento ed una corretta alimentazione durante tutto il periodo gestazionale sono infatti condizioni essenziali per la prevenzione della maggior parte delle patologie neonatali; molte donne, in buona fede, credono erroneamente che in questo periodo sia necessario “mangiare per due”, mentre in realtà dovrebbero semplicemente…”mangiare due volte meglio”!
La gestante dovrebbe infatti essere informata su quali siano subire le opportune modifiche quali-quantitative da apportare alla propria alimentazione al fine di assicurare l’adeguata copertura delle spese energetiche e nutrizionali proprie e del nascituro; il medico nutrizionista, dopo un’attenta visita, si curerà dunque di fornire alla madre le giuste indicazioni in tal senso, assistendola inoltre quando necessario – nei casi ad esempio di nausea, reflusso gastro-esofageo, gonfiore agli arti inferiori, aumento della pressione arteriosa – con terapie naturali del tutto innocue per il nascituro.
Un rapido confronto con uno psicologo, infine, le darà l’opportunità di dare spazio ai propri vissuti e di ricevere informazioni utili su tutti quegli importanti cambiamenti psicologici e relazionali che attendono lei e la coppia genitoriale, che le consentiranno di gestire al meglio un periodo tanto meraviglioso ed importante, quanto talora complesso, a cui la maggior parte delle coppie arriva del tutto impreparato.

INFANZIA ED ADOLESCENZA
E’ decisamente fondamentale, per promuovere un buono stato di salute in età adulta e prevenire svariati eventi patologici nel corso di tutta la vita, iniziare ad alimentarsi in modo sano sin da bambini.
Troppo spesso oggi l’alimentazione in età evolutiva si presenta caratterizzata da eccessi calorici o da squilibri nella distribuzione dei diversi nutrienti (un eccesso di grassi e zuccheri semplici è l’esempio più tipico); tali macroscopici errori sembrano verificarsi in parte per la presenza di una scarsa o errata cultura alimentare negli stessi genitori ed in parte per la ritrosia da questi mostrata nel prendere posizione rispetto ai desideri dei figli ed ai messaggi lanciati dalla televisione attraverso la pubblicità, che spaccia per salutari alimentai che sono ben lungi dall’esserlo e che crea nelle giovani generazioni (e non solo) bisogni fittizi per meri scopi commerciali.
Se a tutto ciò si aggiungono come sovente succede abitudini comportamentali scorrette quali ad esempio il salto della colazione, le merende effettuate con soli cibi-spazzatura e la preoccupante sedentarietà non si fatica a comprendere come il problema del sovrappeso abbia assunto anche in età infantile e adolescenziale proporzioni preoccupanti.
Un’indagine sui rischi comportamentali eseguita nell’ottobre 2010 dal Ministero della Salute ha rilevato come ben il 23% dei soggetti in età minorile sia sovrappeso, e di come l’11%, cioè almeno uno su dieci, sia addirittura obeso.
In età adolescenziale, inoltre – specie nelle ragazze – si assiste sovente all’attuazione di comportamenti alimentari sconsiderati, attuati a fini tipicamente estetici; divengono quindi frequenti il salto del pasto o il digiuno vero e proprio, diete improvvisate del tutto sbilanciate che rischiano di condurre a deficienze nutrizionali (es.di ferro e vitamine) e di porre le basi di squilibri metabolici e dell’accumulo di peso in età più avanzata.
Un intervento coordinato da parte di un Medico Nutrizionista e di uno Psicologo-Educatore Alimentare sembra dunque quanto mai importante per lavorare congiuntamente su genitori e figli, facendo maturare in loro l’idea non di dover “stare a dieta a vita” ma di poter e voler apprendere in maniera progressiva e naturale uno stile di vita sano che, attraverso una corretta alimentazione e l’abbandono della sedentarietà, favorisca sin dalla giovani la salute ed il benessere individuale.

TERZA ETA
3.

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: DIAGNOSI, CONSULENZA, TERAPIA
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4.
ONCOLOGIA:
DIAGNOSI, CONSULENZA, TERAPIA, FOLLOW-UP
SUPPORTO CON COMPLEMENTI NATURALI PRE/POST TERAPIA (Chemioterapia, Radioterapia) PRE/POST INTERVENTO
EDUCAZIONE ALIMENTARE E CORRETTA NUTRIZIONE
SUPPORTO PSICOLOGICO PER PAZIENTI E FAMILIARI

Contenuti:
DIAGNOSI, CONSULENZA, TERAPIA, FOLLOW-UP
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SUPPORTO CON COMPLEMENTI NATURALI PRE/POST TERAPIA (Chemioterapia, Radioterapia) PRE/POST INTERVENTO
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EDUCAZIONE ALIMENTARE E CORRETTA NUTRIZIONE
Gli effetti della malattia oncologica in svariate maniere vanno ad interferire con il comportamento alimentare (alterazioni nella percezione dei sapori, precoce senso di sazietà, presenza di nausea, vomito, difficoltà digestive); appare dunque particolarmente importante per la persona che ne è affetta essere informata in merito a questi fenomeni e poter disporre di un’alimentazione specificamente pensata per le proprie esigenze.
Nonostante a causa dei cambiamenti fisici e psicologici che si attraversano durante il percorso terapeutico (indotti dalle terapie stesse) si perda sovente il gusto o la voglia di mangiare, il cibo rappresenta in realtà il combustibile che rende possibile il continuo rinnovamento delle cellule, lo strumento che permette di contrastare gli squilibri metabolici prodotti dalla malattia e che consente di affrontare con più forza – fisica ma anche psicologica – i lunghi percorsi terapeutici che la persona si trova di fronte.
Impostare un menù vario e sano, che vada incontro ai gusti personali ma allo stesso tempo sia in grado di tamponare gli effetti dei farmaci assunti e di limitarne le spiacevoli conseguenze – anche in associazione ad un’apposita terapia complementare – è dunque assolutamente fondamentale per migliorare lo stato di salute, la qualità della vita e consentire all’individuo di svolgere vita sociale il più possibile normale.

SUPPORTO PSICOLOGICO PER PAZIENTI E FAMILIARI
Vista la complessità della patologia oncologica ed il pesante carico emotivo che essa porta con sé, può risultare quanto mai utile, saltuariamente o in maniera più continuativa, ritagliare uno spazio personale dedicato a sé ed alla condivisione dei propri vissuti.
Questo vale tanto per la persona che la sperimenta, quanto per le persone che la circondano, che sono chiamati a propria volta a svolgere un importante ruolo di assistenza e di sostegno nei confronti del proprio familiare/partner/amico.
Sovente la figura dello psicologo è invece temuta ed evitata, per svariati motivi: per il pregiudizio che ancora in parte la circonda questa professione (Psicologo= “medico dei matti” piuttosto che Promotore del Benessere Psicologico quale invece è), perché educazione e società insegnato all’individuo che di fronte alle diversità si deve essere forti, ed andare dallo psicologo è considerato un ammettere di non esserlo, in parte infine perché molto spesso l’unica soluzione possibile per poter fronteggiare la malattia sembra poter essere il non parlarne, semplicemente stringere i denti ed andare avanti.
Non dovrebbero esistere né orgoglio né vergogna nella malattia. Dolore e fatica, rabbia e sconforto sono quanto mai normali ed umani; la vera “forza” è molto spesso una ricchezza che si conquista proprio guardando in faccia la propria fragilità e confrontandosi con le prorpie più autentiche emozioni.
A volte trovare ascolto, “depositare” in uno spazio “altro” pensieri emozioni e vissuti negativi può essere fondamentale per ritrovare forza ed equilibrio; per tutte queste persone è stato creato questo Servizio.

simonacasadei

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