Cancro al seno: le verdure nella dieta potrebbe avere un ruolo determinante in termini di sopravvivenza
Una alimentazione che comprenda buone quantità di verdure si ritiene aumenti le possibilità di sopravvivere a lungo, libere da recidive dopo diagnosi di neoplasie della mammella.
Le pazienti dovrebbero includere molte verdure, in particolare le crucifere come broccoli e cavoli. Secondo gli scienziati, infatti, proprio il consumo di questo tipo di verdure, è legato ad un calo dei tassi di morte per tumore della mammella e non solo questo.
A sostenere che mangiare broccoli e cavoli, sinergizzi con le terapie per la cura del tumore al seno, sono i ricercatori della Vanderbilt University, di Nashville (Stati Uniti) i quali hanno seguito per cinque anni un gruppo di quasi 5.000 pazienti.
Lo scopo era proprio di individuare quali fattori potessero influire sul decorso della malattia, nel bene o nel male.
I dati raccolti dalla dottoressa Sara Nechuta e colleghi hanno permesso di scoprire che, in effetti, il consumo di crucifere avesse un ruolo nella riduzione dei tassi di morte. Nello specifico si è rilevato che le donne che includevano nella propria alimentazione un buon numero di queste verdure durante i primi tre anni dalla diagnosi, vedevano ridursi le probabilità di decesso per la malattia.
Sebbene durante il periodo di osservazione, delle quasi 5.000 donne, ne siano decedute 587 (di cui 496 per via del tumore mammario), i numeri hanno suggerito che mangiare verdure come cavoli e broccoli, potesse fare la differenza.
Chi pertanto aveva aumentato l’apporto di crucifere poteva avvantaggiarsi di una riduzione del rischio del 20% circa. Riguardo la morte per tutte le cause, il rischio diminuiva comunque del 15%. Percentuali di tutto rispetto.
L’analisi della dieta seguita dalle donne ha anche permesso di stabilire come vi siano differenze nelle abitudini alimentari tra l’Oriente e l’Occidente. In particolare, in Oriente si prediligono le rape, il cavolo cinese, le verdure a foglia verde in genere, i germogli e il Bok choy, un tipo di cavolo cinese. In Occidente, per contro, si consumano di più i cavoli “classici”, quelli di Bruxelles e i broccoli.. In ogni modo, quale che sia il vostro ortaggio preferito, l’importante è che sia uno di questi che sono notoriamente ricchi di sostanze antiossidanti e dunque preventivi per neoplasie maligne, come suggerito da numerosi studi.(articolo recentemente pubblicato anche sulla stampa nazionale)