qualche appunto sulla dieta oncologica
Cancro al seno: le verdure nella dieta potrebbe avere un ruolo determinante in termini di sopravvivenza
Una
alimentazione che comprenda buone quantità di verdure si ritiene aumenti le possibilità
di sopravvivere a lungo, libere da recidive dopo diagnosi di neoplasie della
mammella.
Le pazienti dovrebbero includere molte verdure, in particolare le crucifere
come broccoli e cavoli. Secondo gli scienziati, infatti, proprio il consumo di
questo tipo di verdure, è legato ad un calo dei tassi di morte per tumore della
mammella e non solo questo.
A sostenere
che mangiare broccoli e cavoli, sinergizzi con le terapie per la cura del
tumore al seno, sono i ricercatori della Vanderbilt University, di Nashville
(Stati Uniti) i quali hanno seguito per cinque anni un gruppo di quasi 5.000 pazienti
e lo studio EPIC condotto presso l’ Istituto dei tumori di Milano.
Lo scopo era proprio di individuare quali fattori potessero influire sul
decorso della malattia, nel bene o nel male.
I dati raccolti hanno permesso di scoprire che, in effetti, il consumo di crucifere avesse un ruolo nella riduzione dei tassi di recidiva e sopravvivenza globale. Nello specifico si è rilevato che le donne che includevano nella propria alimentazione un buon numero di queste verdure durante i primi tre anni dalla diagnosi, vedevano ridursi le probabilità di decesso per la malattia.
Chi pertanto aveva aumentato l’apporto di crucifere poteva avvantaggiarsi di una riduzione del rischio del 20% circa. Riguardo la morte per tutte le cause, il rischio diminuiva comunque del 15%. Percentuali di tutto rispetto.
L’analisi della dieta seguita dalle donne ha anche permesso di stabilire come vi siano differenze nelle abitudini alimentari tra l’Oriente e l’Occidente. In particolare, in Oriente si prediligono le rape, il cavolo cinese, le verdure a foglia verde in genere, i germogli e il Bok choy, un tipo di cavolo cinese. In Occidente, per contro, si consumano di più i cavoli “classici”, quelli di Bruxelles e i broccoli.. In ogni modo, quale che sia il vostro ortaggio preferito, l’importante è che sia uno di questi che sono notoriamente ricchi di sostanze antiossidanti e dunque preventivi per neoplasie maligne, come suggerito da numerosi studi.